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Cinema contemporaneo indipendente al "Verona International Film Festival"

Il "Verona International Film Festival" è un festival di cinema indipendente e contemporaneo che propone una selezione di film che parlano di relazioni. Quest’anno si terrà per la prima volta a Verona, al Multisala Rivoli, da martedì 4 a giovedì 6 alla 20h.

L’ingresso è gratuito.

I film sono in lingua originale con sottotitoli in inglese.

Per maggiori informazioni consultare il sito www.veronafilmfestival.com o la pagina Facebook "Verona International Film Festival".

Il programma del festival

MARTEDÌ 4 SETTEMBRE

“ANNA“ DI DENISA VELICU
(ROMANIA; 00:01:37)
“Anna“ è un video-poema.

“IVANA“ DI FEDERICO CAPONERA
(ITALIA; 00:08:11)
Ivana ha 61 anni e vive ai margini sociali e geografici. Attraverso i suoi ricordi e le sue parole ricreiamo una vivida immagine della sua povertà e solitudine e dei suoi valori. In questo scenario, possiamo vedere il tipo di rapporto che ha con la sua assistente sociale Michela.

“THE RED TREE“ DI PAUL ROWLEY
(IRLANDA; 00:20:00)
Raccontato dal rinomato attore italiano Leo Gullotta, “The Red Tree“ è un cortometraggio documentario sulla vicenda poco conosciuta dell’arresto e dell’esilio in una remota isola di uomini gay, durante il regime di Mussolini. Nel film, un uomo anziano torna nell’isola di San Domino dove, durante il fascismo sessant’anni prima, era stato imprigionato per la sua omosessualità con centinaia di altri uomini.

“I HAVE SOMETHING TO TELL YOU“ DI EDWARD BOWEN
(STATI UNITI; 00:01:35)
Lui ti dirà quello che vuoi sapere.

“OUR HOUSE“ DI CRISTIANO REGINA
(ITALIA; 01:14:00)
In via Matilde di Canossa, a Modena, tre anziani con Alzheimer hanno trovato casa. In un appartamento si sperimenta per la prima volta in Italia un modello di coabitazione, già adottata in diversi paesi dell’Europa del nord, rivolto a persone non auto-sufficienti e con problematiche legate alla demenza.

MERCOLEDÌ 5 SETTEMBRE 

“LIVE“ DI VASILIS STAVROPOULOS
(GRECIA; 00:01:00)
Ragazzi, in questo momento sta accadendo qualcosa di sconvolgente…un uomo sta per suicidarsi… Guardate!

“HOW CAN I TELL YOU“ DI BARBARA CREUTZ
(FRANCIA; 00:04:25)
Le parole e le sofferenze dell’esilio della cantante-poeta estone Lembe Lokk. “How Can I Tell You“ è un viaggio sentimentale attraverso il linguaggio e le immagini.

“APPOCUNDRIA“ DI MINO CAPUANO
(ITALIA; 00:35:00)
Una grande abitazione immersa nella natura è la casa d’infanzia di tre fratelli, Diego, Desio e Mimmo. Per vendere questa vecchia abitazione, i tre sono costretti a scontrarsi, cosa che mette a dura prova la loro relazione. Dopo una nottata assieme nella casa d’infanzia, che è piena di cimeli, i tre riscoprono alcuni valori che pensavano di aver perso mentre crescevano e s’allontanavano l’uno dall’altro.

“DANCE HALL LAND (SAGRE BALERE)“ DI ALESSANDRO STEVANON
(ITALIA; 01:13:00)
Omar è cresciuto nella periferia di Milano ed è destinato a fare il carrozziere. Ispirato dalle voci degli anni d’oro del liscio ascoltate nella più grande discoteca d’Italia, lo Studio Zeta di Angelo Zibetti, Omar inizia la carriera di cantante di musica da ballo proprio sul palco di quel locale. Dopo quasi un decennio di attività, conosce Adele, suo grande amore, che diventa la sua manager e lo trasforma in una vera icona per gli appassionati del genere, capace di riempire con migliaia di spettatore piazze, locali e feste di paese.

GIOVEDÌ 6 SETTEMBRE

“PROFESSOR D.“ DI MARCO SANTI
(ITALIA; 00:19:51)
Un professore di fisica convive con il peso oltraggioso di un amore impossibile. Nonostante conduca un’esistenza ordinaria e noiosa, è ossessionato dai ricordi di un passato oscuro che gli impediscono di vivere una vita senza problemi.

“INVENTORY OF TIME“ DI KHALIL CHARIF
(BRAZIL; 00:01:00)
Durante un viaggio nella metropolitana di New York, un piano sequenza esamina una tendenza sociale, cercando di fare una riflessione sulla nostra nuova era di profondi cambiamenti umani e tecnologici e sulle sue sfide.

“THE WAR“ DI JAIME EKKENS
(STATI UNITI; 00:03:00)
Questo è il primo lavoro frutto di una collaborazione con la poeta e scrittrice Soré Agbaje. “The War“ è un cortometraggio sperimentale che include e mescola filmati di riprese dal vivo, animazioni stop-motion e altre tecniche d’animazione. Scritto e interpretato da Soré, “The War“ parla delle molestie sessuali e dei molti modi in cui gli uomini sfruttano quotidianamente il loro potere sulle donne. Infatti, tutte le donne hanno sperimentato qualche forma di molestia fisica o verbale. La metafora di una guerra è estremamente attuale.

“KOKA, THE BUTCHER“ DI BENCE MATE
(GERMANIA; 00:38:00)
Una rispettata figura nel mondo del combattimento tra piccioni deve affrontare una battaglia decisiva. Mentre la sua comunità conservatrice gli fa pressione perché abbandoni la sua passione e si sposi, si trova di fronte alla possibilità che la sua prossima gara sia anche l’ultima.

“A DOG LEASHED“ DI DANE CREE
(STATI UNITI; 00:03:00)
Un’autoriflessione attraverso la meditazione. Uno sguardo all’“io-ombra“.

“NEW CAMERA“ DI ANDRÉ MARQUES
(PORTOGALLO; 00:09:28)
Finche Rafa sta facendo un test con la sua nuova video-camera, Rui e Ana arrivano a prenderlo.

“GREATCHEN AT THE SPINNING WHEEL“ DI MAGDALENA CHMIELEWSKA
(AUSTRIA; 00:06:00)
Qual è l’immaginazione e qual è la realtà? I ritratti onirici di Magdalena Chmielewska di Gretchen, che gira e cova in sé il suo amore per Faust, rendono quasi impossibile vedere la differenza. Il suo amore è un costante tiro e molla tra pura passione e panico disperato, tra rallentamento e accelerazione – principio su cui poggia il capolavoro di Schubert. “Satyagraha“ è stato realizzato sotto il patronato di Michael Haneke alla National Film e TV School e alla Filmakademie Wien in Vienna.

“IT’S HER“ DI TRAVIA NEWSAD
(STATI UNITI; 00:01:00)
Un video-maker di tutorial s’imbatte in un piccolo inconveniente durante la modifica del suo progetto.

“DESERTO“ DI JACOPO MILIANI
(ITALIA; 00:06:08)
“Deserto“ riflette sulla possibilità d’identità multiple tramite l’invenzione di un nuovo linguaggio. Il deserto è il set per l’ospite poli-sessuale in “Teorema“ (1968) di Pier Paolo Pasolini e per la trans-sessuale Bernadette in “Priscilla, la regina del deserto“ (1994) di Stephan Elliott. Entrambi i ruoli sono stati interpretati dallo stesso attore.

“SATYAGRAHA“ DI NUANDA SHERIDAN
(ITALIA; 00:28:00)
Una storia d’amore e rincarnazione raccontata attraverso il viaggio di un’anziana signora che vaga tra le sue vite precedenti. Atmosfere oniriche, al confine tra vita e morte, si mescolano con i colori del lontano oriente, delle terre africane e dei ritmi di danze bohémiennes; visioni che rivelano la sessualità, i segreti e i tormenti di un amore senza tempo.


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