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La mostra "L’anima della materia: il volto degli apostoli tra testimonianza e destino" nella cripta della Chiesa Santa Maria in Organo

Dal 29 aprile al 28 maggio si svolge "Verona Minor Hierusalem: L’anima della materia: il volto degli apostoli tra testimonianza e destino” nella cripta della Chiesa Santa Maria in Organo. La mostra, curata dal prof. Davide Adami e precedentemente esposta al Museo Tattile Statale Omero di Ancona nel mese di aprile 2022, sarà ospitata entro la cornice suggestiva della cripta di Santa Maria in Organo, luogo carico di storia e di fascino. Con i suoi dodici dipinti e dodici sculture in legno di cedro, la mostra propone un viaggio dedicato all’interpretazione del volto degli apostoli, nei momenti intensissimi e drammatici degli ultimi giorni di Gesù. La pittura materica di Amodio qui si è espansa nella piena tridimensionalità – corporea, tattile, olfattiva – della scultura lignea aprendo così una suggestiva e intima stratificazione temporale e una più intensa interrogazione esistenziale dei soggetti. Il legno utilizzato per le sculture è stato recuperato dagli alberi caduti durante la tempesta che flagellò Verona il 23 agosto 2020 in un’ottica di sostenibilità. 

Colore, materia, voce, racconto si intrecciano dando vita ad una narrazione multiforme, immersiva e profonda, in grado di essere vissuta da tutti e capace di colpire l’animo di  ciascun visitatore. Le dimensioni molto grandi dei dipinti permettono infatti a tutti, comprese le persone ipovedenti, di penetrare nel profondo la personalità degli apostoli, mentre le sculture, con la loro tridimensionalità, garantiscono la fruibilità dell’opera d’arte anche ai ciechi, che con il tatto possono ricostruire, percettivamente, le linee dei volti di ogni personaggio.

Ciascuna opera, inoltre, è accompagnata da QR code che, una volta attivato, permette di ascoltare un monologo recitato dall’attore Alessio Tessitore e scritto dal biblista mons. Martino Signoretto, vicario alla Cultura della Diocesi di Verona, che indaga e racconta pensieri, emozioni e riflessioni di ognuno degli apostoli effigiati. In linea con le finalità di inclusione della Fondazione, la mostra è organizzata in partenariato con le sezioni veronesi dell’Ente Nazionale Sordi e dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti. Dal racconto alle mani dell’artista, la materia si anima: sotto queste nuove forme, gli alberi abbattuti dalla forza della natura sono riscattati dalla morte e portati a nuova vita proprio grazie all’arte, permettendo alla testimonianza dei dodici apostoli di restituire a noi, spettatori contemporanei, una voce profetica ma vicina, interiore ma universale.  

Informazioni e contatti

Web: https://www.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=81162&tt=verona_agid


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