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Verona, successo da leccarsi i baffi: a San Zeno di Montagna il meglio della "pasticceria di castagna"

Si sono sfidati in 63, da 4 regioni d'Italia, in una gara all'ultimo mestolo fra chef professionisti e appassionati di cucina. I risultati del 9° Concorso Nazionale dei Dolci a base di Castagna, tenutosi sabato 8 novembre nel comune di San Zeno di Montagna, hanno incoronato di un soffio la Toscana (che ha conquistato 5 premi su 12) seguita dal Veneto (4 su 12), dal Trentino (2 su 12) e dall'Emilia Romagna (1 su 12). "Ma tutti i partecipanti hanno vinto - afferma Simone Campagnari, presidente del Consorzio di Tutela del Marrone di San Zeno DOP - . anche noi, che siamo riusciti nell'intento di puntare i riflettori su un frutto nobile, naturale al 100%,, sfidando i parassiti e le condizioni climatiche che quest'anno hanno funestato la produzione". È rimasto "in casa" il primo premio per la categoria "Professionisti - Dolci al cucchiaio" andato all'agriturismo "La Part" di San Zeno di Montagna per la sua marronata, mente la categoria "Professionisti - Dolci lievitati" ha visto invece affermarsi la pasticceria Fratelli Lucchesi di Lucca con un panettone ai marroni che ha piacevolmente impressionato la giuria, composta da giornalisti (Ada Parisi, responsabile del settore cronaca e interni di una agenzia di stampa nazionale e foodblogger www.sicilianicreativiincucina.it, Gian Luca Atzeni, del Gambero Rosso e Emanuele Zanini dell'Arena) ed esperti del settore castanicolo (il socio onorario del Consorzio Tutela di San Zeno, Cipriano Castellani e Stefano Viesi dell'Associazione Nazionale Città del Castagno) e presieduta da Ivo Poli, Presidente dell'Associazione Nazionale Città del Castagno. Fra i non professionisti, il primo premio per i "Dolci al cucchiaio" è andato alla signora Bruna Boninsegna di Castione di Brentonico per una versione fatta in casa della marronata, mentre per la categoria "Dolci lievitati" alla signora Maria Concetta Dini di Lucca per la sua Mantovana con farina di castagna.

 

IL DATO - Il Concorso di sabato è stato la conclusione di un mese di festeggiamenti dedicati al marrone a San Zeno: è quindi tempo di bilanci. La produzione complessiva, interamente venduta durante i 3 fine settimana della festa, è stata di poco superiore ai 50 quintali, un terzo rispetto allo scorso anno. "Il concorso è stato ideato proprio con lo scopo di valorizzare il Marrone, la Castagna e i loro derivati, attraverso lo stimolo alla presentazione di antiche o nuove ricette per mantenere vivo l'interesse su una produzione autunnale che necessita di nuovi e rinnovati spazi e attenzioni in altri periodi dell'anno - aggiunge Campagnari -. Uno speciale ringraziamento va all'Amministrazione comunale, che ha fortemente sostenuto il Consorzio in tutte le iniziative, all'Associazione nazionale Città del castagno che ci ha onorati della scelta del nostro Comune come sede per la 9° edizione del Concorso e soprattutto a tutti i partecipanti che ci aiutano con il loro impegno a mantenere viva una straordinaria ricchezza culinaria italiana che merita di venir tramandata. A questo proposito il nostro Consorzio sta lavorando ad un ricettario che verrà presto pubblicato, con le principali ricette della nostra tradizione, per un pranzo a base di Marroni dall'antipasto al dolce".

PRODOTTO TIPICO - Il Marrone di San Zeno DOP va conservato in luoghi freschi e asciutti e viene consumato generalmente arrostito (brustolé), lessato in acqua o come ingrediente di diverse ricette (il castagnaccio, la confettura, il tronchetto). I marroni di San Zeno si accompagnano spesso ad un buon bicchiere di vino locale, come il Bardolino magari in versione Novello, o Recioto. Infine la tradizione gastronomica baldense le utilizza anche in alcune ricette tradizionali, tra cui la più caratteristica è senza dubbio il minestrone di marroni, rustica e saporita variante montanara della classica zuppa di fagioli veneta. Viene utilizzato anche nella preparazione della birra, che è reperibile sul mercato come Birra di Marrone di San Zeno DOP.


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