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Sabato 4 novembre live al Cohen Verona il Trio Wozzdèt

Il trio Wozzdèt? (Nome onomatopeico che sta per “What’s that?”) vide la luce e visse per un breve periodo a metà degli anni ’90. La formazione originale, ora riunitasi dopo più di 20 anni, stavolta dà vita ad una musica strumentale diversa e più attuale, difficile da inquadrare in un genere preciso.

Si tratta di un mix imprevedibile di elementi di musica elettronica, jazz, etnica, ambient, prog, improvvisazione. Particolare rilievo, dal vivo, è dato dall’unione di ritmiche combinate tra batterie elettroniche e percussioni live di Sbibu, che crea un suono molto ricco di base, su cui viaggiano tessuti armonici e melodici dei sintetizzatori di Salerno e della chitarra di Terragnoli.

WOZZDET
Cena + Concerto 15 €
Concerto con consumazione € 10
Prenotazione tavoli: 045 8949522 whatsapp 3473234011

Francesco “Sbibu” Sguazzabia

“Autodidatta, ha suonato con alcuni tra i più importanti jazzisti italiani ed europei e ha all’attivo innumerevoli pubblicazioni discografiche con artisti nazionali e stranieri, che spaziano tra l’avanguardia jazz, il rock, la musica sperimentale e la musica classica. Ha partecipato a numerosi festival in Italia, in Europa e nel resto del mondo, suonando, fra gli altri, con Billy Cobham, Tony Oxley, Ernst Reijeseger, Martin Mayes, Pietro Tonolo, Ellade Bandini, Sandro Gibellini, Piero Leveratto e Percy Jones. Musicista molto eclettico e spesso irriverente, nelle sue performance ama talvolta affiancare alle percussioni acustiche ed elettroniche oggetti di uso quotidiano.”

Enrico Terragnoli

“E’ il santo eremita della chitarra nazionale. Unico nel suo mestiere, artigiano umile e laborioso delle corde e principe dell’understatement. Chitarrista e polistrumentista (suona anche pianoforte, banjo, basso, in qualche rara occasione si diletta anche al canto), compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra, Terragnoli è il «musicista dei
musicisti», pressoché unanimemente considerato, dai colleghi veronesi, tra i migliori musicisti in attivo per doti tecniche, interpretative e compositive. È opinione diffusa che soltanto la sua scarsa propensione ad apparire lo abbia tenuto al riparo dalle più sfavillanti luci della ribalta raggiunte dai rari musicisti del suo calibro. Troppo lunga la lista delle sue collaborazioni per essere riportata in questa sede.” (L’Arena di Verona)

Nicola Salerno

Inizia la sua carriera musicale come tastierista, cantante e compositore nel gruppo elettro-pop RADAR nel 1981. Successivamente, nel 1987, è co-fondatore del gruppo di “jazz creativo” Niù Abdominaux Dangereux (di cui fa parte anche Enrico Terragnoli) con i quali realizza nel 1989 un album apprezzatissimo dalla critica e denso di ospiti
internazionali (Fred Frith, Elliott Sharp, Henry Kaiser, Sonny Sharrock, Denardo Coleman per citarne solo alcuni). Riformati con il solo chitarrista Roberto Zorzi nel 2013, sotto nome leggermente diverso (Neu al posto di Niù), ma sempre circondati da ospiti prestigiosi (Rova Saxophone Quartet, Michael Manring, Mauro Ottolini, Scott Amendola ed altri), hanno realizzato altri due album, nel 2014 e nel 2017. Particolarmente concentrato sulla composizione di musica fuori dagli schemi e non convenzionale, nell’estate 2017 Salerno ridà vita ai Wozzdèt. Recentemente ha anche ricostituito i RADAR con nuova formazione in trio, pubblicando l’album re-pop, uscito nel 2016.


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