Politica

Attacco del M5S al Consorzio Zai, indagato per tentata concussione

"Chiediamo alla magistratura controlli più approfonditi sui vari insediamenti a Verona Sud, che porteranno un movimento di 170 mila veicoli al giorno in una zona di forti insediamenti"

"Abbiamo appreso che il presidente del consorzio Zai Matteo Gasparato e quello del Quadrante Servizi Elio Nicito verranno processati per tentata concussione in riferimento alla trasformazione urbanistica dell'area della Marangona, su cui insiste il progetto di insediamento del colosso della grande distribuzione Ikea. Ci chiediamo se la magistratura abbia mai pensato di fare un controllo più approfondito sui vari insediamenti a Verona Sud".

A chiederselo sono i pentastellati Alessandro Gennari della quarta circoscrizione, Francesco Campara della quinta circoscrizione e il consigliere regionale M5S Manuel Brusco. La vicenda citata dai tre esponenti si riferisce all'inchiesta per una tentata concussione che, oltre a Gasparato e Nocito, vede coinvolto anche l'ingegnere Lauro Sabadini. L'ipotesi accusatoria è che il consorzio abbia imposto ad un imprenditore il pagamento di una somma di denaro, sotto forma di parcella di un professionista, per avere la possibilità di intervenire nelle aree di proprietà del consorzio Zai, tra cui appunto la Marangona. "La testa del consorzio Zai, che sta portando avanti un progetto di enorme portata su Verona Sud, è indagata per tentata concussione - scrivono i tre esponenti del Movimento 5 Stelle - Il piano del consorzio porterà un movimento di 170 mila veicoli al giorno in una zona di forti insediamenti, fra cui spicca quello di Ikea. Ma, dati gli ultimi sviluppi, crediamo che sarebbe bene indagare sulla situazione per capire dinamiche e interessi che ruotano attorno al progetto. Anzi, il rischio di procedere a tavoletta con il progetto in un momento in cui si stanno sviluppando indagini importanti potrebbe rivelarsi un gravissimo errore strategico. La Verona di domani dovrà cambiare rotta: basta a questo sviluppo basato sul cemento e condotto in alcuni casi in modo non sempre trasparente. Stop a centri commerciali e ai progetti che non servono alla città".


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