"Burrasca politica in quinta circoscrizione? Nemmeno un venticello. Ribaltone? Neanche uno sgambetto. Anzi, è stato proprio chi voleva farci scapusare a finire gambe all’aria. Parte del Pd, il Movimento 5 Stelle e chi dà voce alle loro tragicomiche gesta, almeno studino il regolamento dell’aula: pena il castigo dietro la lavagna con le orecchie da ciuchino".

Il vicepresidente della quinta circoscrizione Samuele Deguidi interviene così dopo che il suo passaggio e quello di due tosiani nel Gruppo Misto del piccolo organismo territoriale di Borgo Roma aveva fatto pensare ad un'altra crisi. La terza, la settima e la quarta circoscrizione di Verona annaspano per motivi politici, ma nella quinta la maggioranza tiene.

Il numero legale è mancato, ma Deguidi precisa: "Su un’assemblea di 24 consiglieri, ce n’erano 14. Pd e M5S non conoscono forse il regolamento della circoscrizione nella quale dovrebbero garantire gli interessi dei cittadini? Se ne sono andati dall’aula per dare vita a questo piano da “Napoleoni de noaltri”, o semplicemente perché ritenevano di avere qualcosa di meglio da fare che occuparsi delle esigenze di chi li ha votati? In televisione c’era qualche imperdibile programma culturale?" 

Samuele Deguidi, a nome degli esponenti della maggioranza della circoscrizione, ci tiene poi a sottolineare "che nessuno ha presentato la benché minima mozione di sfiducia nei confronti del Presidente Alberto Caliari, e dunque suonano ancora più stonati i termini utilizzati per disegnare scenari magari suggestivi, ma ben poco realistici. Se poi col termine burrasca si vuole indicare il passaggio - oltre al sottoscritto defenestrato dalla Lega Nord - di due consiglieri al gruppo misto (che per chi non lo sapesse è ben altra cosa rispetto all’opposizione) allora consigliamo ai diretti interessati, nessuno escluso, un approfondito corso di meteorologia".