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Il Pdl fa pace con il Terzo Polo e sostiene Castelletti

Lucia Cametti: "Mi sento una pioniera, la mia lista civica supporta il candidato del centrodestra"

Il Pdl fa pace con il Terzo Polo e sostiene Castelletti

Habemus papam, finalmente abbiamo un candidato che mette d’accordo proprio tutti” dichiara il coordinatore cittadino del Pdl Davide Bendinelli. Dopo il congresso di Futuro e libertà di sabato Luigi Castelletti sarà il candidato sindaco di Verona, sostenuto da Udc, Fli e anche dal Pdl. Avvocato di professione, vicepresidente vicario di Unicredit e già ai vertici di Veronafiere, Castelletti sarà dunque il settimo candidato sindaco alle elezioni comunali del prossimo maggio a Verona.

Dopo quindici giorni di lavoro e di dibattito siamo riusciti a trovare il miglior candidato - continua Bendinelli – Castelletti è l’uomo che fa per noi”. Sembra proprio che le tensioni all’interno del Pdl siano rientrate. “Io e Alberto Giorgetti non abbiamo mai litigato – puntualizza l’azzurro – siamo solo su posizioni politiche diverse, ma al momento del bisogno siamo riusciti a mettere da parte le nostre divergenze in favore del bene comune”. Ora l’unico spettro sembra quello di un possibile esodo dal Pdl in favore dei partiti e delle liste che sostengono Flavio Tosi.

“Un pensiero – fa sapere il coordinatore del Pdl – che non mi preoccupa più di tanto. Il caso di Tosi e della sua lista civica è di portata nazionale, quindi credo che sia un problema che deve essere risolto a monte. Se un nostro uomo decide di seguire un progetto politico al quale si sente di aderire, non vuol per forza dire che è fuori dal partito. Certo, se il caso diventa strettamente politico, la cosa diventa preoccupante”.

E la candidatura di Lucia Cametti? “La mia civica appoggerà il candidato Luigi Castelletti e io sarò la capolista – ha detto la consigliera comunale del Pdl -. In questo momento mi sembra di essere una pioniera politica. Sento che in un momento di suprema confusione all’interno del centrodestra sono riuscita a dare un segnale forte. Qui e adesso, come il nome della mia lista. Sapevo già che se fosse venuto fuori un nome in grado di piacere a tutti mi sarei dovuta mettere da parte. Non si tratta di fare un passo indietro, ma di venire incontro alle esigenze del mio partito e della mia città”.


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