Politica

Imbrattata auto di un giornalista a Verona, botta e risposta "a colpi di spazzatura"

Tra consiglieri di maggioranza e opposizione volano accuse reciproche di fomentare l'odio in città

Non sono entrati nel merito della vicenda, su cui sono in corso delle indagini. Si sono limitati a ribadire che a Verona non c'è spazio per intimidazioni ed intolleranza e che l'amministrazione comunale è fortemente garantista e rispettosa delle libertà personali e della democrazia. Il loro attacco è stato indirizzato in particolare a due consiglieri del Partito Democratico, Federico Benini ed Elisa La Paglia, per quello che hanno scritto su Facebook per commentare l'atto vandalico subito in città dal giornalista Andrea Tornago.

Ieri, 30 giugno, i consiglieri di maggioranza hanno respinto gli attacchi politici indirizzati al sindaco di Verona Federico Sboarina ed hanno contrattaccato, definendo Benini e La Paglia «avvoltoi» e «fomentatori di odio». Entrambi, infatti, avrebbero utilizzato sui social delle immagini per ingigantire e per dare una chiara connotazione politica ai fatti accaduti ad Andrea Tornago.
Fatti che sono avvenuti una settimana fa. E, al momento, è stato solamente accertato che il giornalista ha trovato della spazzatura sulla sua auto. Su chi siano gli autori e sulle loro ragioni, per ora, non ci sono certezze. Il consigliere Benini, però, ha accostato quanto accaduto a Tornago a quanto dichiarato dal sindaco Sboarina proprio per difendersi da un'articolo de L'Espresso firmato da Tornago e dal collega Paolo Biondani. Il primo cittadino aveva parlato di «giornalismo spazzatura» ed è stato facile per il consigliere del PD associare le parole di Sboarina alla spazzatura sull'auto di Tornago. Ma, per la maggioranza, questo modo di fare è «politica spazzatura».

«È allucinante che la maggioranza del sindaco Sboarina anziché condannare il raid vandalico che ha vigliaccamente colpito il giornalista Andrea Tornago nel pieno esercizio del suo lavoro e dunque del diritto di cronaca, perda tempo per scagliarsi contro di me - è stata la replica del consigliere Federico Benini - Per quanto riguarda la foto pubblicata sul mio profilo Facebook è appena il caso di precisare che ovviamente non ritrae l'auto del giornalista. Sarebbe stato da sciocchi dare il pretesto di fare i bis a quanti potrebbero essere mobilitati dal clima di odio creato da questa amministrazione nei confronti della libera stampa. Consiglio la maggioranza di impiegare i pochi mesi che ci separano dalla fine di questo anonimo, triste e improduttivo mandato amministrativo per cercare di lasciare un piccolo segno positivo nella storia di questa città riscattandosi dall’oblio al quale l’incapacità e l’arroganza l’hanno ormai consegnata»


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