Segnalazioni

"I barboni invadono il Pronto Soccorso del Policlinico di Borgo Roma"

Un nostro lettore ci ha raccontato la sua esperienza al Pronto soccorso del policlinico Rossi, dove ha trovato alcuni senzatetto in cerca di riparo dal freddo, insieme alle persone che si erano recate sul posto in cerca di cure. 

Naturalmente la mia intenzione è quella di sensibilizzare la coscienza di chi è preposto al buon funzionamento del pronto soccorso di Borgo Roma. Ieri (4 febbraio, ndr) abbiamo accompagnato al pronto soccorso la mamma di mia moglie affetta da Huntington che accusava un inizio di blocco intestinale e siamo entrati. Naturalmente era pieno di persone in attesa: molti pazienti erano bambini, ne ho contati 6-8 circa, alcuni anche con 40 di febbre. Erano le ore 18,00 e all'interno vi era un signore senza fissa dimora, o barbone ubriaco, che aveva i pantaloni bagnati: vi lascio immagginare di cosa! Questo, non molto profumato, praticamente vive e dorme all'interno della sala d'attesa del pronto soccorso, alle ore 24 dopo 6 ore di attesa, i barboni erano sempre di più, all'incirca 5 o 6 più o meno, nello stesso stato indecente. 
Il punto è che essendo un'accettazione ospedaliera, con possibile ed eventuale ricovero, chi viene in contatto con le varie sostanze organiche lasciate sulle sedie ogni giorno da questi signori che usavano i distributori delle bevande, i bagni, ecc, diventano automaticamente essi stessi dei vettori potenziali di malattie infettive, in un luogo dove già ve ne sono in abbondanza. Nel pronto soccorso del Polo Confortini tutto ciò non accade poichè vi è una guardia che in questi casi provvede all'allontanamento.
Tempo fà udii in tv che in caso di gelo vi era permesso tale bivacco in vari luoghi pubblici, ma in un ospedale mi sembra un po' troppo eccessivo visto a cosa serve il pronto soccorso.
Riguardo alle foto, ho immortalato solo la mia suocera di spalle, per motivi di decenza e di privacy non ho fotografato le persone interessate al problema. Io spero che questo piccolo articolo tocchi il cuore di chi può rimediare a questo disagio per tutti i cittadini sfortunati che hanno a che fare con il pronto soccorso per curarsi. Non basta però allontanarle, ma occorre aiutare anche queste persone sfortunate, che non hanno un luogo decente dove vivere, a ricevere una sistemazione decente che non sia su una sedia squallida: vi giuro che mi facevano pena questi senza tetto, i più giovani avranno avuto 50 anni come minimo credo e il signore iniziale ne avesse 74. Non trovo e non ho parole adatte per concludere l'articolo grazie a chi ascolterà il grido di disagio di tutti i cittadini conivolti ogni giorno!


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